08 June 2006

Fruit scones

Ho appena finito di leggere Jane Eyre e cosa c’è di meglio per festeggiare uno dei più bei libri che abbia mai letto, se non facendo degli scones? Sicuramente per Jane sarebbero stati un boccone troppo frivolo, lei così ligia e quadrata (nel senso buono, però!), ma io sono golosa (non si era capito?) e a certe cosucce non resisto!
Gli scones sono stata una delle mie addiction quando stavo in Inghilterra: in una catena di panetterie ne vendevano 4 per 99p, io li compravo per la colazione, ma prima di arrivare nel vialetto di casa li avevo già finiti! Penso che il Francese non si sia mai reso conto quanti ne mangiavo e quanti pochi riuscivano ad arrivare sulla nostra tavola!
Ricetta tratta da Pâtisserie maison, Florence Edelemann, Marabout 2005.

200 g di farina
1 cucchiaino di lievito
50 g di zucchero
1 bustina di vanillina
1/2 cucchiaino di sale
50 g di burro
10 cl di latte
80 g di uvette

1 uovo sbattuto con due cucchiai di acqua per la doratura


Setacciare farina e lievito in una ciotola. Aggiungere il sale, lo zucchero e la vanillina. Incorporare il burro con le dita e formare un composto simile a delle grosse briciole. Aggiungere progressivamente il latte e mescolare con una forchetta, fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungere le uvette, formare una palla, coprirla con della pellicola e mettere a riposare in freezer per 30 minuti.

Riscaldare il forno a 200° C. coprire una teglia con della carta dalla forno. Estrarre la pasta dal freezer e appiattirla fino a ottenere uno spessore di 2 cm (non di meno, se no non lievita bene). Tagliare con una tagliapasta di 6 cm di diametro (o con un bicchiere) dei cerchi (ne otterrete più o meno 8), spennellarli con l’uovo e infornare per 15-18 minuti, finche dorati e ben lievitati.
Gustarli tiepidi, con della marmellata (meglio se di fragole).

P.S. La ricetta originale inglese (non quella riportata da Florence) prevedrebbe l’utilizzo del cremor tartaro e del bicarbonato, invece del lievito.