01 April 2006

La mia prima volta

Quest’estate in una favolosa libreria di Beaune, in Borgogna, sono riuscita a convincere il Francese a regalarmi Leçons de Cuisine École Ritz Escoffier, Édition E/P/A/ Hachette-Livre, 2004. La libreria in sé meriterebbe un intero post dedicato: ci abbiamo passato 4 ore, un po’ per l’aria condizionata, ma soprattutto per l’infinita collezione di libri di cucina e di enogastronomia in genere! Un paradiso!
Ma tornando al fine di questo post, oggi ho usato per la prima volta questo bellissimo libro, per cucinare un’altra mia prima volta: le madeleine.
Non solo non ho mai cucinato in vita mia una madeleine, ma non ne ho mai nemmeno assaggiata una: mi hanno sempre dato l’idea di essere una cosa tipo mini plumcake poco artigianali, industriali, perciò un po’ stopposelle. Ma visto che sono sempre pronta a ricredermi e a dare a tutti (???) almeno una possibilità, ho deciso che dovevo agire, mettere da parte tutte le paure e le angosce che mi assalivano prendendo in mano uno dei manuali più importanti della cucina mondiale, e cercare di tirarne fuori qualcosa di decente (da postare, ovviamente).
E così, eccomi qui, con la ricetta, pari pari (mai mi permetterei di mettere mano a una ricetta di Escoffier e tanto meno la prima volta che la eseguo!!!), tradotta dal libro.


Per 10-12 grosse madeleine o 20-24 madeleine piccole (72 minuscole madeleine):

2 uova
La scorza finemente grattugiata di 1/2 limone
75 g di zucchero (non presenti nella vecchia versione!!!)
10 g di zucchero di canna
1 pizzico di sale
90 g di farina
3 g di lievito
Qualche goccia di estratto di vaniglia
90 g di burro fuso, freddo + 20 g per imburrare gli stampini (se non usate quelli di silicone, vedi nota)
10 g di miele liquido (io ho messo il miele di castagno: quello avevo)


In una ciotola mescolare con la frusta (attenzione, NON sbattere, ma mescolare) le uova con i due tipi di zucchero, e aggiungere, nell’ordine, la farina, il lievito, l’estratto di vaniglia e la scorza del limone. Lavorare il composto con uno sbattitore elettrico a immersione finché non risulterà omogeneo, poi aggiungere il burro fuso e il miele.
Lasciare riposare per almeno 30 minuti in luogo fresco.
Nel frattempo accendere il forno a 220° C.
Imburrare gli stampini e riempirli fino a 3/4 con l’aiuto di un cucchiaio. Infornare e cuocere per circa 15 minuti. Le madeleine saranno ben cotte quando il loro volume sarà aumentato e il perimetro sarà ben dorato.
Sformare le madeleine ancora calde e lasciarle raffreddare su una griglia.

Le mie madeleine erano veramente minuscole, perciò ho dovuto abbassare il forno a 160° C e farle cuocere per soli 5 minuti.

Nota: l’ultima volta che ho fatto incetta da Medagliani ho trovato uno stampo in silicone (se non li avete mai provati correte all’istante a comprarne uno, una forma qualsiasi: sono FAVOLOSI!) per delle madeleine che più mini non si poteva (altri scherzi che ti fa essere una drogata di food blog: compri oggettini che userai si e no una volta o due nella tua vita, ma che hai visto citati dai gota del food blog mondiale e che ti servono per fare un post carino!). Questo è solo l’inizio, siete avvisati: per ammortizzare l’investimento, mi toccherà sfornare madeleine di tutti i tipi!!!